"Affacciati alla Finestra Caserta", il flash mob musicale chiede ai cittadini uno scatto di orgoglio poetico

Cosa si fa per esorcizzare la paura in momenti difficili come questo? Cosa bisogna inventarsi per trascorrere 24 ore chiusi in casa, ma soprattutto cosa si deve fare per mantenere il contatto, social a parte, con gli altri, con il vicino di casa, con il quartiere, con le strade, con la città.
Ecco allora che in questi giorni è nata un’iniziativa davvero poetica, da nord a sud le finestre si aprono e le persone si incontrano cantando dai balconi. Ci si dà appuntamento in un unico coro, c’è chi sceglie l’Inno d’Italia, chi canta Jovanotti, Pino Daniele, Volare, Bella Ciao, Eros
I video di queste piccole esibizioni, per quanto artigianali, sono commoventi. Parte la musica e dai balconi ci si saluta, anche senza conoscersi, in realtà ci si ri-conosce.
Ci riconosciamo nella difficoltà, nella scelta comune di rispettarci gli uni con gli altri decidendo di restare in casa,  ci riconosciamo negli sguardi un po’ confusi e perplessi di chi ancora non ha capito bene cosa sta succedendo ma vuole farcela insieme.
E così anche Caserta ha dato il via a tanti piccoli flash mob, noi gli abbiamo dato un nome comune quello scelto dalla pagina facebook Photoshock Ce 0823, perché ci è piaciuto molto: “Affacciati alla finestra Caserta”.


Video pubblicato per gentile concessione di Giulio Cesare
Per 3 giorni, venerdì, sabato e domenica alle ore 18, chi lo desidera può incontrarsi con un pezzetto di città, il vicino, il dirimpettaio, cantando ed anche emozionandosi. Oggi venerdì 13 marzo la canzone scelta era il nostro inno nazionale Fratelli D’Italia, domani sabato 14 si canterà Azzurro di Celentano e domenica 15 potremo intonare le note de Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano.
Ma nessuno è così fiscale… Sulla pagina Facebook del gruppo di cittadinanza attiva Ciò che vedo in città, numerosi i video testimonianza, fuori ai balconi c’erano i papà con i bambini, ragazze che cantavano da sole, coppie che intonavano la tarantella, qualcuno che la voce la usa davvero per cantare ha messo su un piccolo, adorabile concerto per il proprio quartiere. E una figlia molto cara  porta al balcone la mamma anziana per farla cantare.
Una cosa inutile, senza senso, stupida? Le critiche di qualcuno, ma invece no, la paura va via, si scioglie nelle note, da Parco degli Aranci a via Tazzoli, da via Acquaviva a Tuoro, da Puccianiello, giusto di fronte all’Ospedale per sostenere gli operatori sanitari, a via Paisiello al Parco Cerasole, da Via Tescione al rione Vanvitelli.
Ci si guarda da lontano per sentirsi più vicini, dimentichi delle vecchie diffidenze, della discrezione, dimentichi del “lei” di buona educazione…”Signora facciamolo di nuovo“, grida qualcuno da un palazzo all’altro. E l’angoscia del cosa succederà diventa meno grande.
E domani anche un altro Flashmob, alle ore 12:00 tutti alle finestre per un lungo APPLAUSO di ringraziamento a tutti coloro che stanno lavorando per noi negli Ospedali, continuamente in prima linea. E un applauso di incoraggiamento a noi cittadini, a tutti gli italiani. Un gesto semplice per unire le nostre mani, perché fare rumore, farsi sentire è un bel modo di stare insieme senza toccarsi.
 

#FOLLOW US ON INSTAGRAM