Fitness, nasce l’app che paga gli utenti in base ai chilometri percorsi

Tra i vostri obiettivi c’era quello di rimettervi in forma facendo un po’ di corsa o di palestra? Non l’avete fatto? Poco male, perché nel giro di qualche mese arriverà anche da noi (al momento è disponibile in Gran Bretagna e negli Stati Uniti) SweatCoin, l’applicazione per smartphone che vi invoglia a fare attività fisica, monitora le distanze percorse tramite un sistema Gps e poi paga gli utenti con una moneta elettronica.
Spieghiamo meglio. Ogni passo fatto all’aperto viene calcolato dal sistema e ogni mille passi l’app “paga” l’utente con una moneta elettronica che è possibile spendere all’interno del negozio virtuale di SweatCoin. In base alle vostre capacità atletiche e alla vostra forza di volontà potreste addirittura arrivare ad avere i “soldi” per acquistare un televisore da 50 pollici, ma a meno che non siate dei podisti professionisti è più probabile che riuscirete a conquistare oggetti come un rasoio (15 monete) o un libro di ricette dietetiche (10 monete): ci sono poi, tra i due estremi, una serie di oggetti interessanti come scarpe da corsa, attrezzi, buoni regalo e tanto altro. Solo nel caso in cui si vogliano fare donazioni per beneficenza la moneta elettronica può essere trasformata in reale.
E dal momento che l’app è gratuita vi chiederete: cosa ci guadagnano gli sviluppatori? Come al solito di questi tempi la risposta riguarda i dati personali. In primis i creatori dell’app hanno intenzione di creare assi di collaborazione con le grandi società di assicurazione sanitarie che ovviamente ci tengono al fatto che i propri clienti godano di buona salute; e in secondo luogo (questa probabilmente la principale fonte di introiti) oltre a proporvi messaggi pubblicitari sull’app gli sviluppatori raccoglieranno i dati relativi ai vostri gusti e ai vostri spostamenti per poi vendere il vostro profilo alle grandi agenzie pubblicitarie che in questo modo disporranno di target ben precisi per ogni prodotto o servizio da promuovere.
Fonte: Il Messaggero

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