A Napoli la “Giornata della disconnessione”: il Comune boccia gli smartphone e promuove la cultura

La giornata del 21 marzo non sarà come tutte le altre per la città di Napoli. Per mercoledì infatti l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ha lanciato la “giornata della disconnessione”, un invito a spegnere tutti i dispositivi elettronici che permettono la connessione alla rete e a scegliere di trascorrere qualche ora comunicando direttamente con gli altri, senza il tramite di cellulari, tablet etc. etc.
L’iniziativa si ispira al libro di Giuseppe Montesano dal titolo “Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi”. Le proposte sono andare al cinema, a teatro, leggere, ascoltare musica, insomma svolgere tutte quelle attività che si facevano certamente più spesso fino a qualche anno fa, quando erano molte le persone non ancora vittime compulsive della tecnologia. Madrina della giornata sarà la’attrice teatrale Chiara Baffi.
Associazioni e musei hanno “condiviso” l’idea del Comune di Napoli aderendo all’iniziativa e organizzando eventi particolari. Il teatro San Carlo ad esempio ha organizzato esibizioni del coro di voci bianche e del corpo giovanile di ballo in Galleria Umberto. Il MANN ha allestito una Festa di Primavera che prevede il concerto della Scalzabanda & Orchestra Multietnica di Arezzo alle 15.30 alla Galleria Principe. Alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, in via Toledo 185, alle 11.30 ci sarà invece l’evento “Disconnettiti per ascoltare il canto della sirena”, con letture di brani dal libro “La Collina Sacra” di Gennaro Rispoli e Antonio Piedimonte. Ma ci saranno tante altre occasioni per “disconnettersi” in giro per i luoghi d’arte e cultura della città.

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