Il "paziente di San Paolo" guarito dall'Hiv con un nuovo mix di farmaci e senza trapianto di midollo

Il "paziente di San Paolo" guarito dall'Hiv con un nuovo mix di farmaci e senza trapianto di midollo

E’ una notizia attesa da decenni quella che arriva dalla conferenza Aids 2020: un uomo trattato con un nuovo mix di farmaci potrebbe essere il primo guarito dall’infezione da Hiv senza bisogno di trapianto di midollo, come successo alle uniche altre due persone note a cui il virus è stato eradicato.
Il caso del ‘paziente di San Paolo’, spiegano gli esperti dell’università federale di San Paolo (Brasile), ha smesso i trattamenti a marzo 2019 e il virus finora non è tornato. Il paziente, 36 anni, sieropositivo dal 2012, partecipava alla sperimentazione di una terapia mirata a ‘stanare’ il virus dai ‘reservoir’ che ha nelle cellule e che lo fanno tornare se si sospendono i trattamenti usuali. (fonte ANSA).
Riflettori accesi, quindi, sulla lotta alla malattia che al suo esordio risultava letale. Decenni di studi e ricerche avevano consentito di individuare soluzioni farmacologiche che ad oggi rallentano o frenano l’avanzare dell’infezione.
Ma la ricerca non si è mai fermata in tutto il mondo, con l’obiettivo di individuare un vaccino contro l’HIV/AIDS.
Ricerche che oggi festeggiano un traguardo importante sul fronte della malattia che in tutto il mondo si stima conti circa 36 milioni e 700mila persone, di entrambi i sessi e di tutte le età. La maggior parte di loro, per la precisione 34 milioni e 900mila persone, sono adulti di età superiore a 15 anni, distribuiti in maniera pressoché uguale tra uomini e donne.

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