Perchè il Negroni si chiama così? E il Mojito? La storia dei cocktail più amati

Perchè il Negroni si chiama così? E il Mojito? La storia dei cocktail più amati

Da cosa deriva il termine Mojito? E Negroni? E Bellini? Ognuno di loro ha una sua origine ben precisa e una storia curiosa alle spalle.

Accompagnano i pomeriggi e le serate di milioni di persone in tutto il mondo, ma il significato dei loro nomi è ignoto alla maggior parte di noi. La Caipirinha, lo Spritz, il Negroni, il Bellini, il Mojito… Sono i cocktail più amati nel mondo da decenni. Prima di occuparci del loro significato, vi siete mai chiesti invece da cosa deriva la parola “cocktail”? Il primo utilizzo documentato del termine risale al 1806, quando un candidato politico USA, tra i vari costi della sua campagna elettorale, dichiarò di aver speso 25 dollari per aver bevuto e offerto “cocktail”.

Leggendo l’articolo sul giornale di HustonBalance and Columbian Repositoryun lettore chiese cosa fosse questo drink e l’editore disse: “Una bevanda stimolante composta da superalcolici di vario tipo, zucchero, acqua e amari”. Letteralmente, però, cocktail significa “coda di gallo”, dall’inglese “tail” (coda) e “cock” (gallo).

La genesi dei drink

NEGRONI. Fu inventato dal conte fiorentino Camillo Negroni. Negli anni ’20 frequentava lo storico Caffè Casoni a Firenze, dove solitamente chiedeva una variazione all’aperitivo Americano, sostituendo il seltz con il gin. Questa nuova versione divenne nota come Americano alla moda del conte Negroni.

SPRITZ. Il nome deriva dal tedesco “spritzen” (spruzzare, allungare) e ha avuto origine dall’abitudine dei soldati austriaci, che occupavano l’ex Repubblica di Venezia, di allungare i vini veneti con acqua frizzante. Così nacque il “vin sprizato”. Come cocktail ha origine invece negli anni ’20, con l’aggiunta dell’“Aperol”.

MOJITO. Potrebbe derivare dal termine “mojo”, una salsa cubana a base di agrumi (il cocktail infatti contiene succo di lime). Secondo altri, il nome verrebbe da “mojadito”, in spagnolo “umido”. Altre ipotesi ne attribuiscono l’origine da “vudù mojo”, un oggetto dai poteri magici.

BELLINI. Fu chiamato così in onore del pittore Giovanni Bellini da Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar di Venezia, che nel 1949 mescolò per primo prosecco e succo di pesca. Cipriani fu ispirato dalla mostra di Bellini che si stava tenendo a Palazzo Ducale.

CAIPIRINHA. Deriva dal portoghese “caipira”, che significa “contadino”, poichè ebbe origine nelle zone rurali del Brasile. È a base di “cachaça”, un distillato del succo estratto dalla canna da zucchero, una volta considerata una bevanda povera: era ottenuta dagli scarti di produzione dello zucchero.

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