Il tumore al polmone in otto casi su dieci colpisce un fumatore

Ogni giorno in Italia circa 115 persone scoprono di avere un tumore ai polmoni. Nel 2017 sono state oltre 41.800 le nuove diagnosi nel nostro Paese e in oltre l’80 per cento dei casi si tratta di tabagisti o ex. In pratica, senza tabacco, il temibile e letale carcinoma polmonare diventerebbe una malattia rara. «Invece rappresenta ancora oggi la prima causa di morte per cancro – dice Silvia Novello, membro del direttivo dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica -. Purtroppo a cinque anni dalla diagnosi è vivo solo il 18 per cento dei pazienti, anche perché in più di sette casi su dieci viene scoperto tardi, quando è più difficile da curare e ha già dato metastasi, perché nei suoi stadi iniziali spesso non dà sintomi».

Quali i sintomi a cui prestare attenzione?

Non di rado il tumore ai polmoni non provoca disturbi. Spesso viene quindi scoperto per una radiografia del torace fatta per altre ragioni. Possono comparire (non necessariamente e non tutti insieme): tosse che non passa, mancanza di respiro (fiato corto), dolore al torace, «fischi» quando si respira. Altri sintomi, in genere successivi ai primi, possono essere: tosse grassa con striature di sangue, raucedine, perdita di peso, infezioni respiratorie frequenti.

Quante persone colpisce e quali le speranze di guarire?

Il tumore al polmone è al primo posto nella poco ambita classifica italiana di più letale tipo di cancro (nel 2017 ha causato oltre 33mila decessi) e al terzo in quella del più diffuso (41.800 i nuovi casi diagnosticati lo scorso anno). A causa della scoperta tardiva della malattia, purtroppo soltanto il 18 per cento dei pazienti è vivo cinque anni dopo la diagnosi. Anche se, con le nuove terapie, si sono ultimamente aperti nuovi scenari per i pazienti con metastasi alla diagnosie, in particolare con l’immunoterapia e con i farmaci a bersaglio molecolare (o farmaci biologici), si riesce a prolungare la sopravvivenza anche in fase avanzata di malattia.

Cosa si può fare per prevenirlo?

«Non fumare, visto che ben 8 casi su 10 di tumore al polmone sono dovuti al tabacco – risponde Silvia Novello, che è docente nel Dipartimento di Oncologia Polmonare all’Università di Torino -. Lo dimostrano le statistiche e pure i numeri “al femminile”: purtroppo con la diffusione del fumo fra le donne stiamo assistendo a un relativo aumento dei casi di cancro ai polmoni. Fra le italiane stanno aumentando costantemente le nuove diagnosi e la mortalità: lo scorso anno, il 30 per cento delle nuove diagnosi riguardava una donna. Non bisogna poi dimenticare che anche il fumo passivo è molto nocivo. E che una minima parte (circa il 10 per cento) delle neoplasie polmonari è dovuta al gas radon o all’esposizione ambientale o professionale ad asbesto/amianto e metalli pesanti quali cromo, cadmio o arsenico».
 

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