Allarme influenza: non bisogna sottovalutare il virus o ci sarà un sovraffollamento degli ospedali

Di qui a gennaio il picco influenzale si farà sentire con forza. E anche se quest’anno il virus si prospetta di media intensità «non si devono sottovalutare i rischi». A tenere alta l’attenzione e a invitare i cittadini a vaccinarsi sono Corrado Calamaro e Luigi Sparano, rispettivamente segretario amministrativo e segretario provinciale della Fimmg Napoli.
La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale lancia l’allarme ed invita ad accelerare sulle vaccinazioni. Nella metropolitana di Napoli un video per convincere i cittadini.
Nonostante in Campania non si registrino ancora casi legati al ceppo influenzale di stagione, le virosi sono già molte. «Siamo sottoposti – dicono i medici di famiglia – ad un super lavoro, per garantire assistenza ma anche per procedere con le vaccinazioni».
E proprio l’appello alla vaccinazione vede protagonisti ancora una volta i medici della Fimmg Napoli. E’ in particolare Corrado Calamaro ad aver prestato il volto per un video che sta richiamando con forza i cittadini. Realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Medici e la Asl Napoli 1, la clip viene proiettata nel circuito Video Metrò e spiega perché – per i soggetti a rischio – farsi vaccinare sia cruciale.
«Le nostre previsioni – chiarisce Calamaro – seguono l’andamento stagionale visto in Australia e Nuova Zelanda, dove circola soprattutto il virus AH1N1. C’è però l’incognita virus B, che può far aumentare il numero dei casi».

Proprio per questo i medici della Fimmg Napoli ricordano che il vaccino quadrivalente, in linea con le raccomandazioni dell’OMS, rispetto al trivalente consente una prevenzione completa per l’influenza B. Questo vaccino protegge infatti in maniera più completa dal virus B.  «Il vaccino – conclude Calamaro contiene quest’anno una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 e una nuova variante antigenica di tipo B. Il consiglio che posso dare a tutti è quello di sottoporsi al più presto all’iniezione.
Molto presto  circa 5 milioni italiani saranno costretti a letto, per non parlare dei casi legati ad altre forme determinate da diversi virus respiratori».

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