Eredita dal nonno tre miliardi in lire ma non può cambiarli: pronta l'azione legale

Diventare milionari da un momento all’altro è il sogno di quasi tutti coloro che ricchissimi non lo sono. Una delle delusioni più grandi deve essere però quella di accarezzare il sogno di ricevere, magari in eredità, una cifra astronomica e poi fare i conti con una realtà amara: è esattamente quello che è capitato al signor Luigi, 48enne romano che ha perso i genitori diversi anni fa e si è ritrovato ad essere l’unico erede di un anziano nonno, un imprenditore edile romano che da molto tempo si era trasferito a Lugano, in Svizzera.
L’anziano nonno paterno, scomparso nel luglio 2017, era una persona benestante ed ha lasciato al nipote, tra le altre cose, due appartamenti e numerosi titoli di Stato. Oltre a tutto ciò, Luigi è divenuto proprietario della chiave di una cassetta di sicurezza, della quale non era a conoscenza, nella banca Ubs di Lugano. A settembre, due mesi dopo la morte del parente, Luigi si è recato in Svizzera per capire cosa ci fosse all’interno di quella cassetta ed ha avuto una magnifica sorpresa: all’interno c’erano tantissime banconote del vecchio conio italiano per un valore complessivo di circa tre miliardi di lire.
Luigi ha messo insieme il tesoro ed è tornato in patria, recandosi alla Banca d’Italia per chiedere di convertire la somma in euro. Allo sportello è arrivata però la doccia fredda: il cambio non si può fare perché la scadenza ultima per effettuare operazioni simili, come è noto, era stata fissata a dieci anni dall’entrata in vigore dell’euro, quindi entro la fine del 2012.
Dopo l’iniziale delusione dell’uomo, si è aperto però un altro scenario, che fa capire quanto questo caso sia particolare. Come poteva il signor Luigi chiedere il cambio entro il 2012 se fino a settembre 2017 non sapeva nemmeno che quei soldi esistessero? Il nonno stesso, solo ed anziano, non gli aveva mai parlato di quel tesoro e probabilmente si era addirittura dimenticato di averlo messo da parte.
Luigi però non si è arreso e, nonostante conduca già una vita agiata, nella speranza di recuperare la fortuna lasciatagli dal nonno (che poi devolverebbe almeno in parte in beneficenza) si è rivolto ai legali dell’associazione Fondazione italiana risparmiatori, che già in passato si sono occupati di casi simili. Gli avvocati sostengono che in questo caso i dieci anni debbano decorrere dal momento in cui Luigi è entrato in possesso della somma e si preparano così ad una lunga battaglia legale il cui esito alla fine potrebbe sorridere proprio al fortunato (o sfortunato, dipende dai punti di vista) erede.

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