Il mondo della musica è in lutto: è morto Raoul Casadei, il re del liscio
Ci ha lasciato stamane il “re del liscio” Raoul Casadei: il 15 agosto avrebbe compiuto 84 anni e da poco più di una settimana era ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena per complicanze derivanti da Covid, del quale era stato colpito tutto il suo nucleo familiare ad esclusione del figlio Mirko.
Egli si appassionò alla musica poco più che adolescente e negli anni cinquanta iniziò a partecipare agli spettacoli dell’Orchestra di famiglia che lo zio Secondo (autore del celebre brano Romagna Mia), decise di rinominare “Orchestra Secondo e Raoul Casadei”.
Orchestra di cui Raoul prese le redini nel 1971 e che a pieno titolo viene considerata l’orchestra italiana da ballo più famosa e longeva di Italia: molteplici sono i successi che si sono susseguiti nel corso degli anni e che hanno contribuito a far conoscere il genere del liscio oltre i confini nazionali; chi di noi non ha mai ballato Ciao Mare, la Mazurka di periferia, Romagna Capitale, Romagna Sangiovese, Tavola Grande e Giramondo?
Molteplici sono state anche le partecipazioni alle più importanti manifestazioni canore (Festival di Sanremo, Disco per l’Estate, Festivalbar)ma quella che è rimasta impressa è la partecipazione nel 1976 al Giro di Italia, laddove sorprese con una nave su ruote che precedeva le tappe del giro a suon di valzer e mazurke, con ampia partecipazione di pubblico che dai balconi per il puro piacere di divertirsi cantava e ballava con lui.
Nel 2000 ha passato il testimone al figlio Mirko, il quale ha proseguito sulla strada della contaminazione miscelando il liscio con i ritmi dello ska e della taranta e siamo certi continuerà a portare la musica firmata Casadei a livello mondiale: il papà vorrebbe che si tornasse a ballare nelle piazze e a cantare sui balconi e non perché reclusi dalla pandemia, ma per pura gioia ed allegria.