Lo chignon, da pettinatura femminile a simbolo di virilità

Lo chignon, da pettinatura femminile a simbolo di virilità

E’ l’acconciatura classica delle ballerine, delle ginnaste ma anche delle nonne d’antan, casual o glamour a seconda delle occasioni, alto, basso, definito, spettinato, lo chignon è amatissimo da signore e signorine ma non solo… da qualche anno svetta sulla testa di tantissimi uomini.
E se pensate che sia un trend nuovo di zecca vi sbagliate, infatti il bun maschile non è nient’altro che un ritorno al passato: esso nasce proprio come acconciatura da uomo in Mesopotamia come tratto distintivo degli schiavi; in seguito diventa pettinatura femminile con l’arrivo del cristianesimo. Le ragazze sfoggiavano la chioma raccolta come simbolo di virtù e appartenenza sociale. Lo stesso significato fu assunto in Egitto, dove veniva utilizzato dalle donne dei ceti più abbienti e arricchito da riccioli sulla fronte. Poi vide un periodo di declino fino al trionfo in epoca vittoriana tra nastri di raso e gemme preziose. Oggi tornato in auge si reinventa seguendo le mode.
L’amatissima “cipolla” oggi vince sul capo maschile, Instagram l’ha reso un trend virale partendo da pionieri e divi di Hollywood quali Orlando Bloom, Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e David Beckam. Questa moda ha finito per contagiare anche le star Made in Italy tra cui Piero Pelù, Enrico Nigiotti e i campioni del pallone. Il più trend in assoluto l’ha sfoggiato Cristiano Ronaldo al festival di Sanremo, rigorosamente rasato ai lati.
Semplice e veloce da realizzare, se vi state chiedendo se il raccolto sta bene a tutti la risposta è sì, ma solo a tutti coloro che hanno voglia di mostrarsi.
 

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